Robot e cobot stanno entrando sempre più nei contesti di produzione e movimentazione. Qui sono chiamati a sostituire l’uomo in compiti gravosi e ripetitivi, agendo in totale autonomia. Prima di arrivare ad essere operativi ed indipendenti, però, è necessario che vengano opportunamente non solo programmati ma anche equipaggiati con sensori performanti, efficienti e sicuri. Perché se è vero che i robot lavorano da soli è anche vero che devono condividere tempi e spazi di lavoro con il personale umano, senza provocare danni.
Robot Vision
Necessità fondamentale per occuparsi di qualsiasi applicazione è che i robot siano in grado di vedere. Solo così, infatti, possono identificare e localizzare gli oggetti. Per questa attività vengono impiegati i sistemi ottici e a camera di SICK, che possono essere utilizzati con successo anche per altri scopi.
Le soluzioni a catalogo includono sia sensori per la visione 2D (come, ad esempio, la famiglia di camere programmabili Inspector) che 3D. Scanning Ruler, TriSpector1000 e Visionary-T sono tre esempi di soluzioni per la visione tridimensionale che sfruttano la triangolazione laser e la tecnologia snapshot per identificare gli oggetti ed effettuare controlli qualità e misurazione precise ed affidabili.
Safe Robotics
La sicurezza del personale è la prima preoccupazione di ogni datore di lavoro ed è anche la condizione indispensabile per una collaborazione uomo-robot. Attraverso opportuni dispositivi di sicurezza è possibile creare degli ambienti che proteggono il personale da eventuali rischi derivanti dalla movimentazione delle macchine. La famiglia deTec di barriere di sicurezza è caratterizzata dall’assenza di zone cieche e da un’elevata altezza del campo protetto, diventando la soluzione ideale nelle aree di pallettizzazione e fine linea. Per la protezione di aree, accessi e punti pericolosi, invece, si può adottare un laser scanner della serie microScan3, che sfrutta un particolare principio di misurazione brevettato da SICK basato sul tempo di propagazione della luce. Il campo di protezione copre una distanza di 5,5m e monitora aree fino a 275°.
L’offerta SICK si espande anche oltre, offrendo un pacchetto di consulenza per la messa in sicurezza e la manutenzione degli impianti nonché per la formazione del personale.
End-of-Arm Tooling
Affidarsi a un robot significa avere la garanzia di un lavoro eseguito con estrema precisione. Pinze e bracci devono essere sufficientemente sensibili per poter monitorare la pressione delle pinze nei movimenti di presa di un oggetto, ma devono anche controllare la distanza dall’utensile e verificare che questo venga depositato nella posizione corretta. Per fare tutto ciò occorrono sensori che monitorino tutti i valori di aria compressa e vuoto, come il PAC50 che possiede un range di misura da -1 a 10 bar, fotocellule per rilevare la presenza del materiale e sensori insensibili al colore e alla luminosità dei materiali, quale ad esempio il sensore displacement OD Mini.
Position Feedback
La ripetitività dei movimenti dei robot deve essere garantita anche nei lunghi periodi. I sistemi motorfeedback di SICK integrati negli azionamenti vengono incontro proprio a questa esigenza, fornendo anche i dati relativi a velocità e posizione, oltre che quelli sullo stato dell’azionamento. Un esempio è dato dagli encoder lineari TTK70 che lavorano in HIPERFACE®, basato sullo standard RS485. Grazie alla testa di lettura compatta, responsabile del rilevamento dei valori di posizione, e alla bandella magnetica da applicare sul lato dei motori lineari, la misurazione di posizione e velocità avviene senza contatto. L’assenza di parti mobili ne garantisce affidabilità e robustezza anche nel lungo periodo. Risoluzione inferiore a 1 µm, lunghezze di misura fino a 4 m, velocità di passaggio fino a 10 m/s, e affidabilità nel rilevamento anche con nastro magnetico sporco o in presenza di condensa rendono il TTK70 adatto a rilevare la posizione assoluta e la velocità anche in applicazioni pick&place e, in generale, in tutti i casi in cui sono richieste risoluzione e precisioni elevate.
Il primo laser scanner di sicurezza outdoor del mercato
I robot non sono gli unici strumenti capaci di lavorare in autonomia. Gli AGV, ad esempio, hanno bisogno di muoversi negli spazi senza urtare altri oggetti e persone. Adatti al lavoro anche all’esterno, fino ad ora questi dispositivi mobili a guida automatica hanno avuto il limite di poter operare solamente in ambienti interni. SICK è riuscita ad abbattere anche questa barriera e, grazie al nuovo outdoorScan3, per la prima volta al mondo possono muoversi in totale sicurezza anche all’aria aperta. OutdoorScan3 è, infatti, il primo laser scanner di sicurezza outdoor certificato IEC 62998. Grazie alla tecnologia safeHDDM® il sensore lavora senza alcun problema anche in presenza di un’intensità luminosa di 40.000 lux ed è capace di filtrare i disturbi legati alla caduta di pioggia e neve fino a 10 mm/h e, persino, di lavorare in presenza di nebbia garantendo una distanza di lavoro fino a 50 m.