Linea Prime di SICK: esigenze elevate, rilevamento preciso - Tecnologia e standard di qualità ai massimi livelli per il più ampio catalogo di sensori disponibile sul mercato

18-nov-2016

Vimodrone (Mi), 18 novembre 2016 – Sono piccoli, quasi invisibili e lavorano incessantemente alla base della piramide dell’automazione; eppure sono proprio i sensori a dar vita a produzioni efficienti, rapide e affidabili. Senza di loro non potrebbero esserci il controllo della qualità, la tracciabilità dei prodotti lungo la filiera produttiva, lo smistamento dei materiali, la generazione e l’elaborazione di dati per un continuo miglioramento delle performance produttive e per la manutenzione predittiva.

I sensori sono quindi i protagonisti silenziosi nell’Industry 4.0, ed è per questo motivo che SICK ha riservato loro una linea Prime, ossia una selezione di prodotti che propone solo il meglio della tecnologia attualmente disponibile. La categoria Prime di SICK, infatti, è in continua espansione ed accoglie unicamente i sensori con i più alti standard qualitativi presenti sul mercato, che garantiscono affidabilità anche nel lungo periodo. Per riuscire a mantenere questa promessa, tutti i sensori vengono testati nelle condizioni più stressanti, fino a raggiungere il massimo grado di robustezza ed attendibilità persino nelle condizioni più estreme. Ogni famiglia di prodotto viene inoltre declinata in numerose varianti di materiali, come il VISTAL® o il Teflon®, per resistere negli ambienti più gravosi.

Il dipartimento di Ricerca e Sviluppo di SICK, inoltre, lavora per perfezionare sempre più anche l’intelligenza dei dispositivi. L’interfaccia IO-Link, ad esempio, consente una comunicazione bidirezionale con i controller per lo scambio di informazioni di processo, atte a monitorare da remoto ogni aspetto della produzione e renderla così ancora più efficiente. Al contempo, i sensori smart consentono di minimizzare il rischio di malfunzionamenti segnalando interventi di manutenzione predittiva, evitando blocchi lavorativi dovuti alla rottura dei componenti dei sistemi.

La complessità tecnologica di cui sono dotati i sensori viene tradotta in un’eccezionale semplicità di utilizzo: installazione rapida e facile anche in sistemi già esistenti e funzioni teach-in consentono l’utilizzo delle soluzioni Prime persino a chi non conosce i linguaggi di programmazione. In caso di un cambio nella produzione che richiede una nuova parametrizzazione, i dispositivi possono essere configurati in modo intuitivo, abbattendo sensibilmente il downtime.

La gamma di sensori Prime è la più ampia al mondo e, grazie alle continue novità e release di prodotto, trova impiego in qualsiasi settore industriale: dall’automotive al packaging, dall’alimentare al petrolchimico, dal food al minerario, qualunque sia l’esigenza, esiste già un sensore SICK capace di soddisfarla.

Fotocellule serie W – estremamente piccole, estremamente performanti

All’interno della linea Prime si trovano numerose categorie di prodotto, quali barriere fotoelettriche, laser scanner, encoder, sensori di misura e ottici. Proprio tra i sensori di visione spicca la serie W, dotata di IO-Link e capace di lavorare nelle situazioni ambientali più complesse, anche in presenza di polvere, in condizioni di scarsa luce ambientale, con vibrazioni e con temperature di lavoro comprese tra i -40°C e i +60°C. Il rilevamento preciso di tutti gli oggetti, persino quelli lucidi e riflettenti è sempre garantito da SIRIC, l’ottica ASIC® di SICK.

Un esempio delle grandi performance offerte da questi dispositivi è rappresentato dalla famiglia W4S-3 Inox, che racchiude la migliore tecnologia fotoelettrica in una custodia in acciaio inossidabile 14435/AISI 316L progettata per le elevate richieste delle industrie di processo, dell’imballaggio alimentare e delle bevande, del settore farmaceutico, dei semiconduttori e del solare, dove sono impiegati detergenti aggressivi, disinfettanti e vapori corrosivi. W4S-3 Inox offre l’affidabilità di un funzionamento continuo con tutti i cicli di pulizia attualmente in uso, superando ampiamente i requisiti del grado IP69K.

Dal punto di vista fotoelettrico, W4S-3 Inox offre massima immunità alla luce ambientale grazie anche al doppio LED presente nei soppressori di sfondo o di primo piano, in grado di compensare i disturbi provenienti da fonti passive presenti nell’ambiente, insieme alla capacità di rilevare oggetti molto scuri. L’impiego della nuova tecnologia PinPoint e LED su tutta la serie permette ai sensori di emettere una luce più focalizzata e omogenea, fino ad arrivare alla versione laser-simile. La precisa geometria della luce, visibile sul target, semplifica l’allineamento e la messa in funzione del sensore e consente di rilevare oggetti più piccoli a distanze maggiori.

Sempre nella serie W trova posto W2S-2, il primo mini-sensore fotoelettrico di distanza con auto-collimazione e tecnologia PinPoint LED 2.0 capace di vedere sia il nero più nero sia oggetti trasparenti, grazie agli innovativi interruttori con BGS che riconoscono gli oggetti di un nero particolarmente intenso con un fattore di riflessione pari all'1%. Sono inoltre disponibili interruttori regolabili con precisione mediante un potenziometro a 3 giri e interruttori con distanze di commutazione fisse di 15 mm, 30 mm, 45 mm e 60 mm.

Con il LED PinPoint 2.0 il dispositivo dispone di una distanza di commutazione superiore alla media rispetto a questa classe di alloggiamenti, e trova impiego in macchine utilizzate nel settore farmaceutico, negli impianti di assemblaggio o di manipolazione automatici.

La ricca serie W è in continuo sviluppo e nella prima parte del 2017 è attesa l’uscita di nuovi prodotti dalle prestazioni uniche, che ridefiniranno, ancora una volta, gli standard qualitativi del mercato.