In futuro, anche le piccole imprese saranno sempre più orientate all'automazione con robot industriali. In questa direzione va fruitcore robotics, con sede nella città tedesca di Costanza, che ha sviluppato il robot industriale HORST per offrire soluzioni di automazione flessibili e facili da implementare. Quando integrate in questi robot, le soluzioni di sicurezza e di visione di SICK contribuiscono a soddisfare i requisiti di sicurezza e consentono di svolgere molteplici nuove attività.
Ecco HORST: il robot industriale della fruitcore robotics facile da usare
"Automazione è la parola chiave irrinunciabile per ogni realtà industriale che si ponga come obiettivi l’incremento del processo produttivo, ottimizzazione ed efficienza dei processi di lavoro. Intendiamo affiancare le aziende di qualsiasi dimensione nell’avvio del processo di automazione in modo semplice ed efficiente", spiega Eduard Reiswich, Responsabile dei sistemi robotici della fruitcore robotics. Ecco perché lo scopo di questa giovane impresa è favorire la massima accessibilità all'automazione robotica industriale.
Robot industriale HORST: un braccio, sei assi, infinite possibilità
HORST assomma in sé e combina i punti di forza dei robot industriali convenzionali con quelli dei cobot. Il risultato? Un sistema veloce ed efficiente sia in termini di capacità di carico che di portata. Alla base dell'acronimo HORST c'è il concetto "Highly Optimized Robotic Systems Technology". L’estrema semplificazione del nome esprime la facilità del sistema stesso, fondamentale soprattutto per le piccole imprese.
Si tratta di una caratteristica che risulta ancora più evidente quando ci si approccia alle attività di programmazione del robot: l'interfaccia grafica utente è intuitiva e non richiede speciali competenze o abilità. "Quando si è trattato di controllare un robot industriale, ci siamo prefissati un obiettivo ben chiaro: che fosse della massima semplicità, come l’utilizzo di uno smartphone, e di facile comprensione per chiunque", prosegue Reiswich.
Macchine pick-and-place con sistema di guida robotizzata
Carico, scarico, stoccaggio, smistamento, imballaggio. Il robot della fruitcore robotics può essere implementato con il sistema di guida robotica PLOC2D di SICK per un'ampia gamma di applicazioni pick-and-place. "Ciò significa che possiamo individuare con precisione sia la posizione che la direzione dei singoli componenti in un piano", spiega Reiswich. Il sistema di guida robotica PLOC2D trasmette al controller del robot i dati di posizionamento e rotazione dei componenti. Grazie alle informazioni registrate, il robot è in grado di afferrare i pezzi ben allineati e di trasferirli con precisione alla fase successiva.
Il vantaggio fondamentale del PLOC2D è la facilità della messa in opera, ovvero non sono richieste specifiche competenze di visione o abilità di programmazione. Il PLOC2D si configura tramite un browser web utilizzando un'interfaccia utente semplice e intuitiva.
Automazione e sicurezza per il robot industriale grazie ai laser scanner
fruitcore robotics offre un accessorio supplementare, una stazione base mobile per il sistema robotizzato. A seconda dei casi, sono montati due laser scanner di sicurezza serie microScan3, che provvedono a un monitoraggio a 360°, oppure che in autonomia si occupano del monitoraggio completo di tutti i lati del sistema. I laser scanner di sicurezza proteggono le aree critiche della stazione robot, garantendo così il libero accesso all'operatore. Chiunque si avvicini, verrà puntualmente rilevato. L'ingresso nella rispettiva area attiva automaticamente la modalità di sicurezza del robot, mentre all'operatore del sistema viene assicurato un pieno accesso.
"I laser scanner convenzionali non sono provvisti di tale tecnologia di scansione HDDM", spiega Jonathan Ruf, Regional Account Manager di SICK. "Un simile sistema è garanzia di solidità e affidabilità della stazione mobile". Le interfacce standardizzate e la memoria di configurazione interna facilitano l'integrazione del microScan3 nel sistema robotizzato, con un conseguente risparmio di tempo e denaro.
SICK come valore aggiunto nel processo di evoluzione digitale
Cosa ha convinto Eduard Reiswich al partenariato con SICK? La comunicazione affidabile e una chiara ed efficace comprensione delle problematiche. "Grazie ai workshop e al prestito delle apparecchiature, nonché a brevi affiancamenti, abbiamo perfezionato l’acquisizione di conoscenze così da poter rispondere rapidamente a molte domande sulla tecnologia della sicurezza". Per Jonathan Ruf a fare la differenza c’è anche lo scambio puntuale e tempestivo tra le due aziende: "Fin dall'inizio abbiamo potuto contribuire alla crescita dell'azienda. Tuttavia, il fatto di collaborare mettendoci sullo stesso piano è sempre stata la chiave del successo". Questa l’opinione di Eduard Reiswich: "La collaborazione con SICK è di fondamentale importanza per noi".
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Una collaborazione alla pari
Che si tratti di Robot Vision, Safe Robotics, strumenti per estremità del braccio o feedback di posizione, i sensori SICK consentono ai robot di percepire la realtà con maggiore precisione.
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