Grazie alla process automation è possibile migliorare l'efficienza dei singoli componenti, degli impianti e dell'intero processo industriale. Vediamo come.
Process automation: cos’è e perché è un trend in continua crescita
La process automation, ovvero l’automazione di processo, esiste da tempo. Nasce come logica evoluzione dell’automazione classica, propria dei primi anni ‘50 del secolo scorso, e si sviluppa negli anni, portando innumerevoli benefici a tutto il settore industriale.
Process automation: che cos’è
Secondo un report di ResearchAndMarkets, la dimensione del mercato della process automation, valutata 58,36 miliardi di dollari nel 2022, dovrebbe superare i 96 miliardi di dollari entro il 2030, con un CAGR del 5,4% durante il periodo di previsione dal 2023 al 2030.
La crescita dell'Internet of Things (IoT) e della tecnologia dei sensori ha portato ad un notevole aumento della quantità di dati che possono essere raccolti dai processi industriali. Dati che possono essere utilizzati per ottimizzare e automatizzare alcune fasi o la totalità dei propri processi, portando ad una maggiore efficienza e produttività.
La process automation è costituita dall’insieme di sistemi di controllo e azioni rivolti alla gestione delle macchine e dei flussi produttivi. L’uso di sensori e dati, non rappresenta una novità. Tuttavia, oggi, il monitoraggio avanzato di asset fisici permette di raggiungere risultati inattesi.
Ad esempio, la possibilità di controllare in real time, anche da remoto, una rete di distribuzione di liquidi o gas consente di individuare e riparare perdite anche nelle aree meno sorvegliate, ottimizzare i flussi e misurare emissioni di sostanze potenzialmente pericolose e/o inquinanti.
I vantaggi sono innegabili ed è per questo che molte realtà industriali fanno uso già da tempo di tecnologie e dispositivi IoT.
L'ultimo report di IoT Analytics "State of IoT—Spring 2023" mostra che il numero di connessioni IoT globali è cresciuto del 18% nel 2022 fino a raggiungere 14,3 miliardi di endpoint IoT attivi. Nel 2023, IoT Analytics prevede che il numero globale di dispositivi IoT connessi crescerà di un altro 16%, a 16,7 miliardi di endpoint attivi.
Secondo alcune stime, il numero di dispositivi Internet of Things (IoT) in tutto il mondo arriverà ad oltre 29 miliardi di dispositivi IoT nel 2030.
Mediante i sistemi di process automation, i dati rilevati in loco vengono trasformati in informazioni elaborate ed aggregate, utili anche per scopi di pianificazione strategica sul lungo periodo. Inoltre, le attività di revamping dei processi riverberano potentemente anche sulla sicurezza degli impianti, l'efficienza energetica e i costi della manodopera.
Sensori di ultima generazione, il cuore della process automation
I moderni sensori intelligenti, capaci di monitorare gli oggetti e i processi, rappresentano i driver dell’evoluzione della process automation, grazie alla visibilità e alla capacità di controllo e monitoraggio che rendono possibile per ogni elemento dell’impianto industriale.
Gli smart sensor, tuttavia, consentono anche di interagire con altri elementi dei sistemi di produzione, di elaborare i segnali direttamente sul sito di rilevazione e di comunicare i dati alla control room, anche in assenza di una connessione Internet, sfruttando quindi le reti alternative (telefonia mobile o reti LoRaWAN) presenti sul territorio.
Si tratta di sensori di ultima generazione che integrano microprocessori, circuiti diagnostici, interfacce di comunicazione e memorie.
Grazie ai dati raccolti ed elaborati dai sensori intelligenti e al continuo scambio di informazioni con una piattaforma centrale o un sistema cloud, vengono migliorate e aumentate l'efficienza dei singoli componenti, degli impianti, e quindi dell'intero processo.
L’adozione di tecniche e soluzioni di process automation, tuttavia, non comporta soltanto un aumento della produttività, ma anche, come naturale conseguenza, l’incremento della competitività, una migliore qualità dei prodotti ed una maggiore sicurezza per i lavoratori.
In una logica di completa digitalizzazione e centralizzazione delle informazioni, infatti, oggi, grazie alla process automation le elaborazioni automatiche dei dati dal campo, organizzate a un livello di complessità molto elevato mediante un mix di automazione e intelligenza artificiale che consente una profondità di analisi e di previsione senza precedenti, vengono utilizzate dai decisori aziendali per modulare strategicamente la produzione.
I processi aziendali vengono mappati secondo un approccio olistico e data-driven che massimizza l’efficienza operativa e potenzia le capacità degli operatori umani, verso quella che viene definita l’iperautomazione, vero trend dei prossimi anni.
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