IoT e sensori monitoraggio ambientale: perché migliorano l'impianto produttivo

2-apr-2021

I sensori per il monitoraggio ambientale contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale delle attività produttive. Producendo anche un ritorno economico.

sensori monitoraggio ambientale
sensori monitoraggio ambientale

È innegabile: l’Internet of Thing (IoT) e, ancora meglio, l’IIoT (Industrial Internet of Things), ha stravolto, in meglio, i paradigmi del mondo produttivo. Per avvalorare la suddetta tesi, basti pensare all’impiego dei sensori per il monitoraggio ambientale in un qualsiasi impianto: le ricadute positive sono concrete e trasversali, poiché ne beneficia l’impianto stesso, l’ambiente e, dunque, anche la società, in linea con il principio dello sviluppo sostenibile. 

Erano gli Anni Novanta quando si iniziò a parlare di crescita con un’accezione più ampia, secondo tre direzioni: economica, sociale e ambientale. Di pari passo, con lo sviluppo economico e tecnologico, si iniziò infatti a chiedere al mondo produttivo di contribuire a ridurre l’inquinamento. Come? Allentando la pressione sull’ambiente attraverso il monitoraggio delle emissioni e permettendo così un minore sfruttamento delle risorse disponibili, prediligendo in ogni caso l’impiego di quelle rinnovabili. In questo scenario, l’impiego di sensori per il monitoraggio ambientale consente anche, in ultima analisi, l’ottimizzazione dell’impianto produttivo.

La connessione alla base dei sensori per il monitoraggio ambientale

I sensori per il monitoraggio ambientale permettono di intraprendere azioni correttive volte all’ottimizzazione dei processi e delle performance della realtà produttiva. Queste ultime, infatti, anche quelle maggiormente orientate al green, producono un impatto ambientale. Per sottostare ai parametri imposti dal quadro normativo o, anche, per perseguire un modello di miglioramento continuo incentrato sulla politica ambientale che hanno adottano, le aziende devono mettere in atto iniziative volte a minimizzare gli effetti negativi sull’ambiente

Allo scopo, l’avvento della connettività tra le cose, dunque l’IoT, ha giocato un ruolo importante: grazie all’impiego di sensori intelligenti che dialogano con l’impianto, infatti, si possono misurare e monitorare, real time e nella trasparenza, le emissioni in atmosfera (per esempio la CO2), la concentrazione di polveri, le quantità di gas naturale o di energia impiegate. E, dunque, si possono mettere in atto azioni per correggere, e dunque ridurre, l’impatto ambientale delle attività.

Sensori intelligenti al servizio dell’ambiente

Alla base dell’impiego dei sensori per il montaggio ambientale vi è l’IoT: qualsiasi cosa (macchine, infrastrutture, apparecchiature), grazie all’impiego di dispositivi identificabili con un indirizzo IP e collegati a un software, può scambiare dati in tempo reale, i quali, una volta interpretati, consentono di intervenire sui processi produttivi ottimizzandone l’efficienza e quindi riducendo l’impatto in termini di inquinamento e di consumo di risorse. Per essere ancora più precisi, nel contesto dell’impianto produttivo parliamo di IIoT (Industrial Internet of Things).

Le applicazioni di sensori per il monitoraggio ambientale sono le più svariate, basti pensare per esempio al monitoraggio del mercurio sugli inceneritori: monitorare il tenore di Hg nei fumi di scarico in uscita dal forno consente di regolare l’iniezione dei reagenti chimici, riducendo sensibilmente il consumo per esempio di carbone attivo; oppure, pensiamo alla gestione efficiente dell’illuminazione dell’impianto: in pratica, i sensori rilevano le reali esigenze in termini di luce, permettendo così di ridurre il quantitativo di energia elettrica consumata. I sensori di monitoraggio ambientale si possono impiegare anche per monitorare la qualità dell’aria, l’inquinamento acustico, consentendo così interventi risolutivi. Sempre allo scopo di ridurre l’impatto ambientale delle attività, si può risparmiare energia utilizzando i sensori per rilevare portata, umidità e temperatura e, di conseguenza, regolando il riscaldamento o il raffrescamento. 

Sensori di monitoraggio ambientale per ottimizzare la produzione

Tutte le industrie e tutte le relative attività produttive possono beneficiare dell’impiego dei sensori per il monitoraggio ambientale perché tutte gli impianti produttivi, anche i più performanti, possono migliorare il margine di efficienza nell’utilizzo di energia e di materiali, compresi i reagenti, ottimizzare i consumi di acqua, produrre meno rifiuti, a gestire al meglio le acque reflue. 

È chiaro a questo punto che un minor impatto ambientale dell’attività produttiva si traduce, in concreto, in un risparmio economico reale per l’ambito produttivo. Consumare meno energia, ottimizzare i processi, ridurre il consumo di acqua, produrre meno rifiuti significa infatti risparmiare denaro, contribuendo, al contempo, a tutelare un bene comune, l’ambiente. Il che vuol dire, in aggiunta, a un interessante ritorno in termini di immagine.