Oggi il dott. Sick avrebbe compiuto 112 anni e sicuramente sarebbe stato ancora al passo con i tempi, grazie al suo desiderio di fare del bene al mondo attraverso il progresso tecnico. Quest’anno celebriamo 75 anni dalla nostra nascita, di una storia imponente che è ancora oggi il motore del nostro desiderio di plasmare il futuro.
75 anni Pioneering Superpowers
Il mondo si trova in una fase di cambiamento. Che si tratti di digitalizzazione, risorse non rinnovabili, cambiamenti nel mondo del lavoro e aumento dell’interconnessione globale: si è diffusa una voglia di ripartenza. Le persone creano percorsi nuovi, si danno da fare per scoprire nuove cose e cambiare il mondo.
Molte di queste persone lavorano presso SICK e insieme plasmiamo il mondo. Questo è sempre stato un nostro obiettivo fin da quando il dott. Sick con ciascuna delle sue scoperte puntava a migliorare un po’ il mondo e, nel 1946, fondò questa azienda.
Ampie vedute, coraggio e ricchezza di idee li abbiamo appresi dal fondatore della nostra azienda. Circa 10.500 dipendenti supportano oggi una rete internazionale ramificata di innovazione e progresso, qualità e affidabilità. Il nostro spirito di ricercatori e la nostra curiosità ci consentono di superare frontiere sempre nuove.
Il dott. Sick si definiva un “inventore per passione”, che voleva sviluppare “dispositivi particolari”, in grado di “fare più degli altri”. In un discorso del 1971, il dott. Sick disse: “Senza dubbio non abbiamo bisogno di più tecnologia, ma di tecnologia migliore e più intelligente.”
La forza innovativa è determinante per il nostro successo economico. E le innovazioni sono economicamente sostenibili solo se si “migliora lo stato effettivo e si prevedono sviluppi futuri”. Non si tratta della tecnologia in sé e per sé, bensì di cambiare il mondo migliorandola, lì dove possiamo, con le nostre soluzioni di sensori.
Progresso per il bene dell’uomo
Il dott. Sick fondò la sua azienda subito dopo Seconda Guerra Mondiale. Costantemente supportato dalla moglie Gisela Sick, il suo impulso imprenditoriale lo portò sempre a cercare di proteggere uomini e ambiente con i suoi sensori. Oltre all’automazione mediante tecnologie ottiche, il dott. Sick si dedicò soprattutto alla sicurezza macchine. Con la prima barriera fotoelettrica sviluppò non solo una soluzione di sensore innovativa, ma si impegnò anche nell’elaborazione di norme e principi tecnici di sicurezza. In occasione della “Seconda fiera mondiale delle macchine utensili” a Hannover, nel 1952, presentò infine la prima barriera fotoelettrica protettiva pronta per la produzione in serie.
Un ulteriore pilastro fu rappresentato dalla misurazione delle emissioni. Visite alla zona della Ruhr con i suoi camini fumanti fecero capire al dott. Sick quanto importante fosse un accordo su progressi industriali e tecnici con un comportamento responsabile verso l’ambiente.
Quando il 3 dicembre 1988 il dott. Sick morì all’età di 79 anni, fu la signora Gisela Sick a far subito capire di voler portare avanti il lavoro di suo marito. Nella sua lettera ai dipendenti scrisse: “Sotto la guida collaudata e tecnicamente fondata dei nostri amministratori e grazie ai nostri dinamici dipendenti, riusciremo a traghettare l’azienda Dr. Sick GmbH verso un futuro di successi.” E questo è ciò che facciamo da allora, in quanto la famiglia Sick si è sempre schierata, con grande impegno, a fianco del suo erede.
SICK cresce: pionieri in molti Paesi e settori specialistici
Unendo le forze ci siamo riusciti. Gettare le basi per l’espansione internazionale dell’azienda ha sancito anche la fondazione della filiale in Francia nel 1972. Già nel 1975 è stata fondata una società di distribuzione negli USA. All’anniversario dei suoi 60 anni, nel 2006, nel gruppo SICK lavoravano oltre 4.000 dipendenti. Nel corso degli anni, SICK ha sempre puntato su innovazioni tecnologica come sensori di visione 2D e 3D e tecnologie radio RFID. Anche i nuovi arrivi nel gruppo ampliano la gamma di prodotti, così ad es. SICK ha portato in azienda l’esperienza degli encoder STEGMANN.
Con la Quarta rivoluzione industriale del 2010, a SICK si sono presentate innumerevoli nuove possibilità e i sensori in qualità di fornitori di dati hanno reso possibile la digitalizzazione. Il team di SICK continua a crescere ma occorrono esperti di software. Start-up interne offrono nuovi spazi concettuali e invitano a nuovi scambi. Intelligenza artificiale, Deep Learning, collegamento di sensori al Cloud: si delineano nuove strade a completare il business di sensori e sistemi.
Non solo nel mondo virtuale, ma anche nella “realtà” superiamo sempre nuove frontiere: con l’outdoorScan3 abbiamo abbandonato i capannoni di questo settore, spingendoci fuori, all’aperto. Con il primo laser scanner di sicurezza consentiamo a sistemi di trasporto senza conducente di spostarsi in sicurezza, nemmeno il tempo meteorologico ci può fermare grazie alla nuova tecnologia di scansione outdoor SafeHDDM®.
Ma tutto questo non basta, vogliamo fare il salto quantico. Con il nostro partner TRUMPF, sviluppiamo sensori quantistici industriali, in grado di rilevare le particelle di polvere più sottili.
La vera forza sta nella varietà
La varietà tecnologica è da sempre stata considerata dal dott. Sick come il nostro maggior punto di forza ed è a questo che ci siamo attenuti fino ad oggi: vari campi di applicazione in vari mercati ci hanno reso un’azienda variegata anche a livello culturale. Oggi la nostra comunità annovera colleghi e colleghe di oltre 50 filiali e aziende partner di tutto il mondo e i nostri prodotti vengono realizzati in tre continenti diversi. Ciò che il dott. Sick voleva diventasse una sana media-azienda con 80-100 lavoratori selezionati” è oggi un gruppo internazionale.
La varietà odierna è il compendio delle nostre differenze. Siamo esperti nel nostro settore, sia a livello professionale che tecnologico o culturale. Determinante per il nostro successo è tuttavia il fatto che riusciamo a convogliarle perfettamente e a convincere sia clienti che partner del nostro valore.
Le nostre soluzioni di sensori mandano avanti il mondo, oggi come 75 anni fa. Questo è reso possibile dal coraggio, dalla creatività e dalla capacità innovativa di tutti i dipendenti. Dietro i nostri “Pioneering Superpowers” ci siamo tutti noi.